Il modello di riferimento terapeutico utilizzato nello studio è l’Analisi Transazionale. Questa viene arricchita attraverso l’uso di un approccio terapeutico integrato che permette di sfruttare le peculiarità di vari metodi terapeutici a seconda della situazione.
Ciò che caratterizza infatti l’approccio analitico transazionale è l’attenzione alla persona, alle sue risorse, lavorando per renderla attiva e responsabile del proprio cambiamento all’interno della situazione terapeutica.
Cliente e terapeuta concordano insieme nello stabilire gli obiettivi realistici e raggiungibili del percorso psicoterapeutico, mantenendo aperta la possibilità di “ricontrattualizzare” tali obiettivi.
Che cos’è l’analisi transazionale?
L’Analisi Transazionale nasce negli anni ’60 e ’70 negli Stati Uniti, ad opera di Eric Berne. Berne, medico e psichiatra, si forma nella teoria psicoanalitica con due noti analisti didatti del tempo: prima Federn e successivamente Erikson.
Egli utilizza la già presente concettualizzazione di Stati dell’Io e ne osserva l’alternarsi all’interno dei pazienti, sviluppandola in un modello del funzionamento psicologico, con le relative tecniche di intervento.
La teoria e la pratica dell’Analisi Transazionale consente infatti la lettura dei fenomeni intrapsichici ed interpersonali, sia nel funzionamento normale, sia nel funzionamento patologico.
Tale sottolineatura è fondamentale perché permette di uscire dall’utilizzo della psicoterapia unicamente come cura delle psicopatologie e la porta anche in una dimensione esplorativa, conoscitiva di se stessi, con l’obiettivo di ottenere una maggiore libertà e autonomia, uniti ad una maggiore consapevolezza delle proprie dinamiche psichiche.
Oggetto della psicoterapia Analitica Transazionale sono le comunicazioni, i giochi psicologici, le interazioni comunicative disfunzionali, la vita intrapsichica di una persona e l’analisi del “copione di vita”, i modi con i quali vengono mantenute in ogni persona le componenti disfunzionali apprese nel corso della vita, attraverso giustificazioni pseudo-razionali e/o ricordi esperienziali ed emotivi.
Numerosi altri autori e psicoterapeuti hanno poi sviluppato nel corso del tempo l’Analisi Transazionale: i Goulding, Steiner, gli Schiff, English, James, ecc.
L’approccio Analitico Transazionale è rappresentato da molte scuole a livello italiano e internazionale e organizzato in numerose associazioni. In particolare è rappresentato in Europa dall’E.A.T.A. (European Association of Transactional Analysis). A livello internazionale è operativa da parecchi decenni una organizzazione Internazionale, l’I.T.A.A. (International Transactional Analysis Association), che coordina le varie organizzazioni nazionali.